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Oggi vi presentiamo una delle attività che svolgiamo nel nostro reparto Gestione dei Rifiuti: la #Raccolta Raee.

COSA SONO I RAEE?

RAEE è l’acronimo per “Rifiuti di Apparecchiature Elettriche Elettroniche” ovvero piccoli e grandi elettrodomestici ormai presenti in tutte le case. Frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavastoviglie, condizionatori d’aria, televisori, computer, lampadine sono gli esempi più comuni.

L’avanzare della tecnologia e la obsolescenza programmata dettata dal capitalismo ci inducono a cambiare gli apparecchi elettrici in tempi sempre più brevi. Le ultime ricerche ci dicono che il ciclo di vita di un elettrodomestico piccolo o grande che sia ha una durata che va dai 2 ai 5 anni.

Perché è cosi importante il Corretto Smaltimento dei RAEE?

I prodotti elettrici sono spesso complessi e la tentazione di smaltirli senza lo sforzo di riciclarli è stata consuetudine in passato. Due soni i fattori principali per cui la corretta gestione del rifiuto è fondamentale:

I cittadini possono iniziare il riciclo dei propri apparecchi portandoli al CRM di pertinenza. La Rigotti F.lli ritira e gestisce i raee provenienti da diverse discariche del Trentino, ciononostante offre un Servizio di Raccolta Raee per aziende e privati che hanno bisogno del trasporto di più oggetti.

Per maggiori informazioni scrivici qui

SAPEVI CHE …

Dal corretto smaltimento dei raee è possibile ottenere importanti quantità di materie prime come il rame, l’acciaio, l’alluminio o la plastica. Per esempio:

Con l’entrata in vigore nel 2016 del Decreto ‘Uno contro zero’ il governo italiano ha organizzato una filiera RAEE in grado di ottimizzare lo smaltimento corretto degli apparecchi elettrici. Questo decreto ha dato l’opportunità a tutti i cittadini di smaltire i raee senza sostenere alcun costo.

Ci auguriamo che ogni cittadino faccia tesoro di questa opportunità in modo da contribuire alla cura del nostro territorio.


Recupero-rame-in-trentino

Oggi vi presentiamo una delle attività che svolgiamo nel nostro reparto Recupero Rottami: il #RecuperoRame da #CaviElettrici

Se qualche volta avete provato la fatica di separare la plastica dalla carta per differenziare gli imballaggi provate a pensare quanto difficile possa essere separare il rame dai cavi!

Per poter fare fronte alle ingenti quantità di cavi da recuperare giornalmente servono attrezzature che per mezzo della triturazione riescano a separare il #Pvc dal #Rame.

Il nostro impianto di Trento ci permette di riciclare 15 quintali di cavi al giorno dai quali si riutilizzano sia il rame che il pvc.

Il riciclo del Rame in Europa

Secondo un rapporto del International Copper Study Group (ICSG) pubblicato nel 2012, il 44,8% del rame utilizzato in Europa proviene dal riciclo. Il dato rivela quanto il riciclo sia importante per il nostro fabbisogno di rame.
Questa situazione porta solo benefici: viene incontro alla nostra crescente domanda di metallo (+250% dal 1960), riduce l’impatto ambientale legato alla produzione e allo sfruttamento delle risorse, evita di aumentare il volume di rifiuti nelle discariche, incentiva il riciclo di altri materiali e garantisce la sua disponibilità per le generazioni future.

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Il PVC trova nuovi utilizzi

Riciclo-Pvc-Upcycling-Trentino

“PVC Upcycling” è un progetto pilota finalizzato al recupero delle componenti in PVC di cavi elettrici provenienti dallo smantellamento di impianti elettrici (de-manufacturing) e al loro riciclo in prodotti a basso impatto ambientale (re-manufacturing).

Il progetto riguarda cavi elettrici costituiti principalmente da metalli (rame e alluminio) e PVC, con l’obiettivo di riciclare le frazioni di plastica in potenziali materie prime seconde, macinato e granuli di PVC, e in nuove applicazioni di ingegneria civile.

Sono state studiate due diverse applicazioni: pavimentazioni urbane e malte cementizie rinforzate con compound di PVC proveniente da guaine protettive di cavi elettrici.

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Pochi anni prima dello sviluppo dell’attuale pandemia, durante lo svolgimento di un congresso politico diversi delegati espressero le loro preoccupazioni rispetto ai problemi legati da una parte all’inquinamento, dall’altra alla scarsità di risorse del nostro pianeta per far fronte sia all’incremento demografico sia all’aumento dei consumi per una parte rilevante delle nazioni in sviluppo.

Nessuno fu in grado di proporre una strategia risolutiva anche per l’amara constatazione che presso i popoli del mondo la soluzione di quei problemi non fosse ancora percepita come necessaria per la vita dell’uomo sul nostro pianeta.

Ebbene oggi sembra che finalmente la quasi totalità dell’umanità si sia resa conto, nonostante la pandemia in atto ancora da debellare, della necessità di mantenere abitabile la terra per gli esseri umani.

Le iniziative intraviste come possibili soluzioni al problema stanno cominciando ad essere implementate quasi ovunque, basti pensare ad esempio che lo stato cinese, pur tra i maggiori inquinanti al mondo, oggi è però anche il maggior produttore di auto elettriche, basta ricordarsi che mentre per anni il mondo occidentale non si è preoccupato di individuare e produrre batterie di nuova generazione necessarie per la mobilità sostenibile ma anche per lo stoccaggio dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, oggi finalmente si è dato obbiettivi ambiziosi di ricerca e produzione e l’economia circolare, una volta relegata a poche filiere di prodotti, oggi è ormai un imperativo per tutta la filiera dei beni sia di consumo che strumentali.

Cobat, pioniere da più di trent’anni dell’economia circolare, ha intercettato per tempo la necessità di accompagnare con nuove iniziative le esigenze che per la prima volta si manifestano nella nostra società.

Cobat anticipando i tempi ha compreso per tempo che non bastava più semplicemente ottimizzare i propri processi logistici ed industriali ma che bisognava affrontare i problemi con una filosofia più attenta all’uomo e alla sua cultura per risvegliarne la capacità di diventare attore consapevole di un nuovo sviluppo.

Sono così state create tutta una serie di iniziative destinate ad accompagnare e sostenere tutti coloro che in qualche modo sono impegnati con Cobat nella costruzione di una società in grado di garantire all’intera comunità umana un futuro degno di essere vissuto in un ambiente confortevole.

È un orgoglio per tutti i collaboratori di Cobat essere stati capaci di individuare i nuovi bisogni che uomini e donne devono affrontare nel cercare di realizzare un mondo nuovo, e certamente la capacità dimostrata permetterà alla organizzazione Cobat di essere vincente sui mercati ma soprattutto di essere un compagno affidabile per concretizzare un futuro rispettoso della vita.

Fonte: Cobat.it

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