Se oggi siamo punto di riferimento per il riciclo e lo smaltimento di rifiuti in tutto il Trentino AltoAdige è anche grazie a loro!
Era il lontano 1989 quando Cobat, Consorzio Obbligatorio per la raccolta di Batterie al Piombo Esauste, selezionò la ditta Rigotti F.lli. come centro per la raccolta di rifiuti piombosi in tutto il Trentino.
Da quei tempi ad oggi il settore del recupero materiali si è sviluppato in modo esponenziale, e allo stesso modo Cobat e i suoi partners in tutto il territorio nazionale. Ad oggi il HAIKI COBAT può essere considerato la più grande piattaforma italiana di servizi per l’economia circolare.
I risultati registrati nei primi 20 anni di attività hanno confermato una performance di assoluta eccellenza, che afferma l’esperienza italiana come leader in ambito mondiale: una raccolta di 200.000 t/anno di batterie al piombo esauste, pari a 16.000.000 di pezzi, dati prossimi al 100% dell’immesso al consumo, per un totale di circa 110 milioni risparmiati sulla bilancia commerciale nazionale nell’acquisto di piombo, materia prima utilizzata essenzialmente per produrre nuove batterie. Dal 1988 al 2008 Cobat ha recuperato piombo equivalente a quello estraibile da una miniera lunga 20 km.
1988 - Viene istituito Cobat come Consorzio Obbligatorio per la raccolta e il riciclo degli accumulatori al piombo esausti.
2008 - A seguito del Decreto Legislativo 188/08 che stabilisce la liberalizzazione del mercato, Cobat da Consorzio Obbligatorio si trasforma in un Sistema di raccolta e riciclo multifiliera per la raccolta dei rifiuti tecnologici.
2011 - Il Consorzio aderisce al Centro di Coordinamento RAEE aprendosi al mercato dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Lo stesso anno, in anticipo rispetto alla normativa, il Consorzio dà avvio alla prima filiera italiana per la raccolta e il riciclo dei moduli fotovoltaici.
2015 - Il Consorzio viene riconosciuto dal Comitato per la Gestione degli Pneumatici Fuori Uso (PFU) come soggetto abilitato alla gestione degli PFU provenienti da autodemolizione.
2018 - L’Assemblea dei Soci di Cobat delibera la scissione del Consorzio, in ottemperanza alle normative inerenti la pubblicazione del modello di Statuto tipo RAEE, in attuazione del D.Lgs. 49/2014. In funzione della delibera, Cobat si scinde e dà vita a: Cobat RAEE, Cobat RIPA, Cobat TYRE.
2022 - Nato come Consorzio, Cobat si evolve diventando una SPA Società Benefit e entrando a far parte del Gruppo Innovatec, leader in Italia nel settore della Clean Technology. In particolare Cobat è controllata da Haiki+, subholding del Gruppo dedicata all’economia circolare.
2023- Cobat SpA SB cambia denominazione e diventa Haiki Cobat. La modifica è parte del processo avviato insieme Haiki +, volto a costruire un’immagine integrata del brand e della struttura che opera verticalmente ed orizzontalmente nella filiera del fine vita.
Grazie alla collaborazione con Cobat, Rigotti F.lli conta con importanti risultati in ambito di riciclo e gestione dei rifiuti:
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La nostra azienda effettua la Gestione dei Rifiuti per la raccolta ed il trasporto di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. I rifiuti ritirati vengono conferiti presso i nostri impianti di stoccaggio e trattamento regolarmente autorizzati nei quali vengono preparati per il recupero smaltimento finale.
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Con l’accreditamento al nuovo #Registro Unico Telematico dei Veicoli Fuori Uso, i nostri servizi di rottamazione diventano più moderni ed efficaci
Di seguito alcune foto dell’evento formativo realizzato insieme a #Federauto, #HaikiCobat, #AciTrento, e #Confcommercio e #Confartigianato del Trentino per il corretto utilizzo della nuova piattaforma sviluppata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Per info e richieste, contattaci al 📞 0461 827574
Il Decreto del Presidente della Repubblica 177 del 23 settembre 2022 ha introdotto il Registro unico telematico dei veicoli fuori uso, un'importante innovazione per la gestione dei veicoli da rottamare. Questa piattaforma digitale mira a migliorare l'efficienza e la trasparenza nel processo di radiazione dei veicoli, raccogliendo e gestendo i dati in modo centralizzato.
Il Registro unico telematico ha diverse funzioni chiave:
La gestione del Registro si basa su tre componenti principali:
Durante il periodo di coesistenza del sistema cartaceo e telematico, i veicoli non inseriti nel Registro telematico devono essere radiati tramite il Documento Unico con il codice pratica C05308, esclusivamente dalle Agenzie. Una volta completata la radiazione, il sistema integrato aggiorna automaticamente il Registro e inserisce la ricevuta di radiazione nel fascicolo del veicolo.
Il Registro unico telematico dei veicoli fuori uso rappresenta un passo avanti significativo nella gestione sostenibile dei veicoli da rottamare. Questa nuova piattaforma non solo semplifica le procedure amministrative, ma migliora anche la trasparenza e l'efficienza del processo di radiazione, contribuendo a un migliore utilizzo delle risorse e a una gestione più responsabile dei veicoli fuori uso.
ntestuale sia dell’Archivio nazionale veicoli sia dell’Archivio PRA.
Molte volte, di fronte a un computer non funzionante, ci chiediamo se sia solo un rifiuto da eliminare. Tuttavia, dietro a quell'apparente inutilità si nasconde un tesoro di materiali preziosi che, se non riciclati correttamente, andrebbero perduti per sempre.
Un computer è una complessa miscela di materiali elettronici, alcuni dei quali sono tra i più costosi e preziosi della Terra. Ecco alcuni esempi dei materiali nascoti dentro ai nostri persona computer:
Speriamo che dopo queste informazioni anche voi vediate #IlPotenzialeInOgniCosa! 🙂
COSTO TOTALE DEL PROGETTO: € 88.545,60 | CONTRIBUTO FESR: €35.418,24
Promuovere le energie rinnovabili in coerenza con la direttiva UE 218/2001 sull’energia rinnovabile, compresi i criteri di sostenibilità ad essa stabiliti.
L’investimento oggetto della domanda di contributi riguarda l’installazione di un impianto fotovoltaico, che ha come principali risultati attesi, la riduzione dei consumi energetici, l’aumento della quota di energie rinnovabili sui consumi totali e la riduzione delle emissioni gas climalteranti.
Se oggi siamo punto di riferimento per il riciclo e lo smaltimento di rifiuti in tutto il Trentino AltoAdige è grazie a loro!
Era il lontano 1989 quando Cobat, Consorzio Obbligatorio per la raccolta di Batterie al Piombo Esauste, selezionò la ditta Rigotti F.lli. come centro per la raccolta di rifiuti piombosi in tutto il Trentino.
Da quei tempi ad oggi il settore del recupero materiali si è sviluppato in modo esponenziale, e allo stesso modo Cobat e i suoi partners in tutto il territorio nazionale. Ad oggi il consorzio Cobat può essere considerato la più grande piattaforma italiana di servizi per l’economia circolare.
I risultati registrati nei primi 20 anni di attività hanno confermato una performance di assoluta eccellenza, che afferma l’esperienza italiana come leader in ambito mondiale: una raccolta di 200.000 t/anno di batterie al piombo esauste, pari a 16.000.000 di pezzi, dati prossimi al 100% dell’immesso al consumo, per un totale di circa 110 milioni risparmiati sulla bilancia commerciale nazionale nell’acquisto di piombo, materia prima utilizzata essenzialmente per produrre nuove batterie. Dal 1988 al 2008 Cobat ha recuperato piombo equivalente a quello estraibile da una miniera lunga 20 km.
1988 - Viene istituito Cobat come Consorzio Obbligatorio per la raccolta e il riciclo degli accumulatori al piombo esausti.
2008 - A seguito del Decreto Legislativo 188/08 che stabilisce la liberalizzazione del mercato, Cobat da Consorzio Obbligatorio si trasforma in un Sistema di raccolta e riciclo multifiliera per la raccolta dei rifiuti tecnologici.
2011 - Il Consorzio aderisce al Centro di Coordinamento RAEE aprendosi al mercato dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Lo stesso anno, in anticipo rispetto alla normativa, il Consorzio dà avvio alla prima filiera italiana per la raccolta e il riciclo dei moduli fotovoltaici.
2015 - Il Consorzio viene riconosciuto dal Comitato per la Gestione degli Pneumatici Fuori Uso (PFU) come soggetto abilitato alla gestione degli PFU provenienti da autodemolizione.
2018 - L’Assemblea dei Soci di Cobat delibera la scissione del Consorzio, in ottemperanza alle normative inerenti la pubblicazione del modello di Statuto tipo RAEE, in attuazione del D.Lgs. 49/2014. In funzione della delibera, Cobat si scinde e dà vita a: Cobat RAEE, Cobat RIPA, Cobat TYRE.
Grazie alla collaborazione con Cobat, Rigotti F.lli conta con importanti risultati in ambito di riciclo e gestione dei rifiuti:
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La nostra azienda effettua la Gestione dei Rifiuti per la raccolta ed il trasporto di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. I rifiuti ritirati vengono conferiti presso i nostri impianti di stoccaggio e trattamento regolarmente autorizzati nei quali vengono preparati per il recupero smaltimento finale.
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Il Green New Deal è il programma di interventi per l’aumento della sostenibilità ambientale, l’efficientamento energetico e l’innovazione tecnologica.
Dal Ministero dello Sviluppo Economico arrivano due grandi iniziative a sostegno della transizione ecologica e digitale: da una parte ci sono agevolazioni finanziarie per gli investimenti industriali, dall’altra un pacchetto di misure per sostenere e rafforzare gli investimenti in startup e PMI innovative.
Ecco nel dettaglio tutti i fondi a disposizione:
Finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto per gli investimenti industriali
Ammontano a 750 milioni di euro le agevolazioni, a cui possono accedere le imprese di qualsiasi dimensione che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca. È quanto stabilito dal Decreto interministeriale 1 dicembre 2021 su progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare negli ambiti del Green New Deal italiano
In quale ambito?
I prodotti elettrici sono spesso complessi e la tentazione di smaltirli senza lo sforzo di riciclarli è stata I progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale che possono essere presentati devono essere finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi, servizi avendo chiari gli obiettivi di decarbonizzazione dell’economia, di economia circolare, di riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi, di rigenerazione urbana, di turismo sostenibile e di adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico.
In che modo?
Possono essere presentati programmi - anche in forma congiunta tra loro – fermo restando un importo progettuale a carico di ciascuna impresa partecipante di valore non inferiore a 3 milioni di euro e non superiore a 40 milioni di euro. Per quanto riguarda l’arco temporale, i progetti devono avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi.
Per ulteriori informazioni, si rimanda al decreto ministeriale al link: https://cutt.ly/Decreto_Interministeriale
Sostenere e rafforzare le startup e le PMI innovative
Sempre a sostegno della transizione ecologica e digitale, il Mise ha messo in campo oltre 2,5 miliardi di euro di investimenti per sostenere e rafforzare le startup e le PMI innovative
A questo scopo, il dicastero ha assegnato le risorse a CDP Venture Capital Sgr, controllata al 70% dal Gruppo Cassa Depositi e Prestiti (CDP), che ha il compito di attirare nuovi investitori, nazionali ed internazionali, e far crescere il mercato del venture capital in Italia. CDP Venture Capital avrà quindi a disposizione i 2 miliardi di euro stanziati dal Ministero in attuazione al decreto Infrastrutture, a cui si aggiungeranno 550 milioni di risorse previste dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Altri 600 milioni saranno stanziati da parte di CDP e investitori terzi.
In quale ambito?
Fonte: Cobat.it