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Smaltimento Cartongesso e Lana di Roccia in trentino

Ci sono rifiuti originati da lavori nel settore edile e da lavorazione di artigiani che non possono essere smaltiti in discariche comunali:

Lo smaltimento di questi rifiuti deve soddisfare precise regole.

Servizio Smaltimento Materiali Edili

Rigotti F.lli offre un servizio di Smaltimento Materiali Edili presso la sua sede di Trento. Il servizio si configura in due modalità:

  1. Consegna dei materiali presso la nostra sede in Loc. Laghetti Di Vela 7 - 38121 Trento (TN)
  2. Ritiro (se in grandi quantità) con i nostri mezzi presso il vostro cantiere

A chi è rivolto?

Il servizio è rivolto principalmente alle aziende, ma anche ai privati.

Come funziona?

Per una corretta gestione dello smaltimento vi chiediamo di telefonarci in modo di organizzare la consegna sia con i vostri mezzi che con i vostri.

Costo

Il costo dello smaltimento dipende da tante variabili differenti come le tariffe applicate di volta in volta dalle discariche e dal quantitativo di materiale che si vuole smaltire.

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La nostra azienda effettua la Gestione dei Rifiuti per la raccolta ed il trasporto di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. I rifiuti ritirati vengono conferiti presso i nostri impianti di stoccaggio e trattamento regolarmente autorizzati nei quali vengono preparati per il recupero smaltimento finale. 


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L'importanza del corretto smaltimento

Smaltimento della Lana di Roccia

Questo materiale fa parte delle Fibre Artificiali Vetrose (FAV), ovvero fibre minerali impiegate in edilizia ed è classificata come rifiuto speciale non pericoloso.

E’ tra i materiali isolanti maggiormente utilizzato per isolare case ed edifici in passato, ma oggi, con il passare del tempo e con l’usura dei materiali che li coprono, possono produrre una diffusione di particelle finissime e nocive, quindi va smaltita e trattata in impianti specializzati.


Smaltimento del Cartongesso

Il cartongesso è classificato come rifiuto speciale, non pericoloso, riutilizzabile. Questo materiale è, nello specifico, costituito da una lastra in gesso di cava e da due strati esterni di cartone pressato.

Il gesso recuperato può essere riutilizzato per produrre dei manufatti ma anche particolari malte da utilizzare in edilizia o del classico cemento.

Il cartone, in questo caso, esso sarà destinato alla produzione di nuovo cartone o carta rigorosamente riciclati.


Smaltimento della Guaina Bituminosa

La guaina bituminosa è una membrana impermeabilizzante che viene spesso utilizzata per proteggere le coperture dei tetti.

Alcune delle sostanze che la compongono sono altamente inquinanti e, per tale ragione, le guaine bituminose impiegate in edilizia devono essere smaltite come rifiuti speciali, secondo le vigenti normative sul tema.


Smaltimento dei Detriti

Le macerie provenienti da lavori di demolizione e costruzione sono considerate rifiuti speciali e il loro smaltimento deve essere effettuato secondo le norme vigenti. E' necessario quindi provvedere al loro conferimento nei centri idonei per il corretto smaltimento.

Tra i detriti le terre e le rocce da scavo, non sono considerate rifiuto e a meno che non siano contaminate, devono essere reimpiegate nel cantiere di produzione, ad esempio per riempimenti o rinterri.

Smaltimento dei Pezzi di Cemento

Il cemento viene considerato un rifiuto inerte alla stregua di tutti gli altri scarti derivati sia dalla demolizione che dalla costruzione degli edifici.

Sono materiali che non si degradano tanto facilmente e quindi non possono essere lasciati nell’ambiente ma bensì, al fine di limitare al massimo l’impatto ambientale, è indispensabile smaltirli nel modo adeguato.

Smaltimento della Lana di Vetro

La lana di vetro non rappresenta una minaccia per la salute, ma solo ed esclusivamente nel caso in cui sia stata prodotta con tutte le accortezze del caso: affinché la lana di vetro non costituisca un pericolo deve essere non respirabile, dunque le sue fibre devono avere un diametro non inferiore a degli specifici limiti.

Lo smaltimento della lana di vetro deve essere effettuato con processi e accorgimenti specifici.

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Contattaci e scopri come possiamo aiutarti a smaltire i rifiuti edili.

Obbligo-di-nomina-del-consulente-ADR-Trentino

Dopo il 31 dicembre 2022, gli speditori di merci pericolose che rientrano nel campo d'ap- plicazione dell'ADR (es. alcool etilico, solventi, generatori di aerosol, profumi, soda caustica, ecc.) compresi i rifiuti pericolosi (es. olio esausto, bombolette spray esauste, vernici e/o sol- venti di scarto, rifiuti sanitari, ecc.), indipendentemente dalle quantità spedite e dalle dimensioni degli imballaggi, DEVONO NOMINARE UN CONSULENTE PER LA SICUREZZA DEI TRASPORTI DI MERCI PERICOLOSE (Consulente ADR).


Chi sono gli speditori?

Sono identificati come speditori le imprese che spediscono merci pericolose per conto proprio o per conto terzi.

Quando il trasporto è effettuato sulla base di un contratto di trasporto, lo speditore secondo questo contratto è considerato come speditore.

Nessuna esenzione

Per il momento l’autorità competente italiana non ha previsto esenzioni dall’obbligo di nomina per le imprese le cui spedizioni riguardino quantitativi che non superano i limiti definiti al paragrafo 1.1.3.6 (esenzioni relative alle quantità trasportate per unità di trasporto “esenzione parziale”) o ai capitoli 3.3 (disposizioni speciali applicabili ad alcune materie od oggetti), 3.4 (disposizioni per le merci/rifiuti in esenzione per quantità limitata) o 3.5 (disposizioni per le merci/rifiuti in esenzione per quantità esente) o che spediscano occasionalmente in pieno regime ADR in ambito nazionale merci o rifiuti pericolosi con un grado di pericolosità o un rischio di inquinamento minimi.

Quali merci sono soggette all’ADR?

Per capire se una merce spedita rientra nel campo di applicazione dell'ADR (“Accordo europeo relativo ai trasporti internazionali di merci pericolose su strada“) occorre verificare sulla relativa scheda di sicurezza al cap. 14 l'eventuale classificazione, oppure verificare le etichette presenti sulla confezione utilizzata per il trasporto. A titolo esemplificato si riportano le etichette più comuni:

Quali rifiuti sono soggetti all’ADR?

Per capire se un rifiuto rientra nel campo di applicazione dell'ADR, è necessario verificare nei formulari se al punto 8 viene indicato "SI" alla voce "TRASPORTO SOTTOPOSTO A NORMATI- VA ADR/RID" e se nelle Annotazioni del relativo formulario viene riportata una dicitura ADR (es. UN 3082 RIFIUTO, MATERIA PERICOLOSA PER L'AMBIENTE LIQUIDA, N.A.S..........). INOLTRE LA VOSTRA DITTA È AUTOMATICAMENTE UNO "SPEDITORE" AI FINI ADR SE COMPARE NEL CAMPO 1 "PRODUTTORE/DETENTORE" DEL FORMULARIO.

Cosa fare?

Il titolare o il rappresentante legale dell’impresa che spedisce merci o rifiuti pericolosi deve quindi nominare formalmente il consulente per la sicurezza entro il 31.12.2022, anche se si tratta della propria persona.

Il legale rappresentante di un’azienda che abbia l'obbligo di nominare il consulente ADR e non che adempia tale obbligo è sanzionabile fino a 36.000 euro (D.Lgs. 35/2010).

La nomina costituisce un atto ufficiale e, pertanto, deve avere forma scritta, anche se il consulente è un dipendente dell’impresa o il titolare stesso, ed essere comunicata entro quindici giorni, da parte del capo dell’impresa, alla Motorizzazione Civile della Provincia in cui ha sede l’impresa. Quando un’impresa ha sede legale in una Provincia diversa da quella in cui si trova la sede operativa, la comunicazione deve essere effettuata all’UMC nella cui circoscrizione si trova la sede operativa. Nel caso in cui l’impresa disponga di più sedi operative, il capo dell’impresa dovrà trasmettere una comunicazione per ciascuna sede operativa, anche se ubicate nella stessa Provincia, all’UMC competente per territorio. Il consulente può essere il medesimo per tutte le sedi operative dell’impresa.


Auspicando provvedimenti di deroghe da parte del governo da emanarsi entro il 31/12/2022, invitiamo le aziende a contattarci chiamandoci al 0461 827574 o compilando il seguente Form per ricevere una corretta valutazione degli obblighi ADR.


BlackFriday-Rigotti-2022

La settimana del #BlackFriday arriva anche da #Rigotti!

Se hai quella portiera, specchietto, sedile o motore 😉 che aspetta di essere sostituito da un po’ di tempo, non perderti questa opportunità!

Dal 21 al 25 novembre sconti dal 5 al 20% su tutti i nostri ricambi auto!

Vi aspettiamo!


Info e Condizioni

Gli sconti saranno applicati seguendo il seguente criterio:

Se spendi tra 5 e 40 € : 20% di Sconto
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Riciclo delle Terre rare dai nostri rifiuti elettronici: un tesoro, ma da estrarre nel modo giusto!

Cosa sono?

Le cosiddette “Terre rare”, elementi rari come il Neodimio, Gadolinio, Lutezio e altri sono essenziali nella produzione dei semiconduttori, transistor, condensatori, celle solari ed innumerevoli prodotti che hanno trovato una loro funzione nella nostra vita comune.

Queste terre rare sono presenti nei circuiti elettronici che gettiamo via, talvolta senza neppure valutarne l’importanza, insieme ad altri elementi costosi, come oro, argento, palladio e lo stesso, non banale nel prezzo, rame.


Riciclo Raee come fonte alternativa

In Italia nel 2021 sono state riciclate 385 mila tonnellate di rifiuti elettronici, circa 6,46 kg per cittadino italiano.

Questo ha portato ad una attiva industria di riciclaggio degli scarti elettronici, i cosiddetti RAEE, rifiuti elettronici speciali che, altrimenti sarebbero persi nell’ambiente. Un’industria importantissima perché, attraverso il riciclo dei RAEE, recuperiamo materiali strategici per i quali, attualmente, dipendiamo dall’estero.

Circa 80% della produzione grezza e 85% della capacità di raffinazione delle terre rare è in Cina, per cui, anche da un punto di vista della sicurezza economica, sarebbe utile averne una fonte alternativa. Per questo gli USA, in Canada, l’Australia e anche la UE stanno investendo nella loro estrazione e raffinazione, che comunque è costosa ed impattante.

Tecniche Alternative

Il problema è che spesso il riciclo di questi valori avviene con l’uso di sostanze pericolose, tossiche e inquinanti, come l’acido nitrico. Attualmente e però sono in sviluppo tecniche alternative:

In Sintesi

Quindi ricordiamoci di riciclare questi oggetti, anzi siano benvenute le politiche del “Riacquisto” dell’elettronica usata perché:

Fonte: ScenariEconomici


La tua azienda deve presentare il MUD e non sei sicuro di conoscere tutte le novità della versione 2022 del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale?

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 17 dicembre 2021, ora sono disponibili tutte le indicazioni necessarie per la compilazione.

Ecco tutto quello che c’è da sapere su modalità, obblighi e scadenze.

Cos’è il MUD e quando scade

Il MUD è una vera e propria dichiarazione dei rifiuti, che va presentata ogni anno, un po’ come si presenta la dichiarazione dei redditi al fisco. Anche quest’anno il Modello è articolato in diverse comunicazioni, che ogni soggetto obbligato deve presentare nei termini previsti: questi termini sono di 120 giorni dalla data di pubblicazione del DPCM, e perciò la scadenza sarà il 21 maggio 2022, concedendo qualche giorno in più rispetto ai termini usuali.

Le comunicazioni sono diverse, a seconda dei rifiuti che sono stati gestiti nel 2021 e del ruolo che si è ricoperto, dal semplice produttore al gestore di impianti. Più in dettaglio si parla di:

Consulenza MUD in trentino

Novità e modalità semplificate

Le maggiori novità di quest’anno riguardano gli operatori privati che raccolgono gli urbani in alternativa al servizio pubblico, secondo le modalità di scelta introdotte dall’articolo 198 comma 2bis del Dlgs 152/06 dal D.Lgs. 116/2020. Per i produttori, invece, le modalità sono sostanzialmente analoghe a quelle degli scorsi anni, ed è stata confermata la possibilità di presentare un MUD semplificato; questa modalità, lo ricordiamo, si applica quando ricorrano contemporaneamente tutte le seguenti condizioni:

MUD 2022 in trentino

La legge prevede che vada presentato un MUD per ogni unità locale: come regola generale una dichiarazione per ogni registro che si è tenuto nel corso dell’anno.

Hai bisogno di una consulenza per presentare il tuo MUD in modo sicuro?

Chiamaci al 0461 827574 o scrivici qui


Il Green New Deal è il programma di interventi per l’aumento della sostenibilità ambientale, l’efficientamento energetico e l’innovazione tecnologica.

Dal Ministero dello Sviluppo Economico arrivano due grandi iniziative a sostegno della transizione ecologica e digitale: da una parte ci sono agevolazioni finanziarie per gli investimenti industriali, dall’altra un pacchetto di misure per sostenere e rafforzare gli investimenti in startup e PMI innovative.

Ecco nel dettaglio tutti i fondi a disposizione:

Finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto per gli investimenti industriali

Ammontano a 750 milioni di euro le agevolazioni, a cui possono accedere le imprese di qualsiasi dimensione che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca. È quanto stabilito dal Decreto interministeriale 1 dicembre 2021 su progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare negli ambiti del Green New Deal italiano

In quale ambito?

I prodotti elettrici sono spesso complessi e la tentazione di smaltirli senza lo sforzo di riciclarli è stata I progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale che possono essere presentati devono essere finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi, servizi avendo chiari gli obiettivi di decarbonizzazione dell’economia, di economia circolare, di riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi, di rigenerazione urbana, di turismo sostenibile e di adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico.

In che modo?

Possono essere presentati programmi - anche in forma congiunta tra loro – fermo restando un importo progettuale a carico di ciascuna impresa partecipante di valore non inferiore a 3 milioni di euro e non superiore a 40 milioni di euro. Per quanto riguarda l’arco temporale, i progetti devono avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi.

Per ulteriori informazioni, si rimanda al decreto ministeriale al link: https://cutt.ly/Decreto_Interministeriale

Sostenere e rafforzare le startup e le PMI innovative

Sempre a sostegno della transizione ecologica e digitale, il Mise ha messo in campo oltre 2,5 miliardi di euro di investimenti per sostenere e rafforzare le startup e le PMI innovative

A questo scopo, il dicastero ha assegnato le risorse a CDP Venture Capital Sgr, controllata al 70% dal Gruppo Cassa Depositi e Prestiti (CDP), che ha il compito di attirare nuovi investitori, nazionali ed internazionali, e far crescere il mercato del venture capital in Italia. CDP Venture Capital avrà quindi a disposizione i 2 miliardi di euro stanziati dal Ministero in attuazione al decreto Infrastrutture, a cui si aggiungeranno 550 milioni di risorse previste dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Altri 600 milioni saranno stanziati da parte di CDP e investitori terzi.

In quale ambito?

Fonte: Cobat.it


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